domenica 8 marzo 2020

Emergenza covid-19 e Decreto Legge 8 marzo 2020 n° 11: nuovi obblighi telematici per gli avvocati


In data 7 marzo 2020, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro della Giustizia, è stato firmato il Decreto Legge recante “misure straordinarie ed urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da covid-19 e contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria”. 

Il D.L. n° 11/2020, pubblicato in G.U. Edizione Straordinaria del 08/03/2020 (LINK), entra immediatamente in vigore da oggi. 

Tra le altre disposizioni, il citato D.L. statuisce (art. 2, comma 6) che, dal 08/03/2020 fino al 31/05/2020, nei Tribunali e nelle Corti d’Apello che hanno la disponibilità del servizio di deposito telematico, gli atti introduttivi (ovvero gli atti diversi da quelli endoprocessuali) ed i relativi documenti, devono essere depositati esclusivamente con modalità telematiche; a ciò si aggiunga che anche gli obblighi di pagamento del contributo unificato e dell’anticipazione forfettaria vanno assolti con sistemi telematici di pagamento. 

Ritenendo, pertanto, di fare cosa gradita - considerata soprattutto l'urgenza con cui bisogna adeguarsi al nuovo dettato normativo - allego alcune indicazioni di massima sia per il deposito telematico di un ricorso di Accertamento Tecnico Preventivo Obbligatorio ex art. 445-bis cpc con il famosissimo software gratuito SLPCT, che per il pagamento telematico del C.U. e delle relative marche da bollo. 


1) DEPOSITO TELEMATICO DI UN RICORSO DI ACCERTAMENTO TECNICO PREVENTIVO OBBLIGATORIO EX ART. 445-BIS CPC 



In primis bisogna scaricare il software gratuito SLPCT (erroneamente chiamato “redattore”, ma più correttamente definibile “imbustatore”, visto che non serve a redigere l’atto ma a creare la busta telematica) all’indirizzo: www.slpct.it



Una volta installato il software ed aver predisposto l’atto e scannerizzato i documenti da allegare, bisogna procedere come segue.

Per depositare un Accertamento Tecnico Preventivo (ATPO) ex art. 445-bis cpc nell'ambito del diritto del lavoro è necessario scegliere il ricorso generico come da immagine 1.



Nella seconda schermata poi, nell'oggetto, dovrà essere selezionata la voce "210014 - Accertamento Tecnico Preventivo" come da immagine 2. 



Sarà necessario poi proseguire con il pulsante Avanti inserendo via via i dati per la compilazione delle varie schermate. Una volta arrivati alla schermata "6 - Tipo Merito", sarà importante spuntare la voce "Tipo Merito (Riferimento alla tipologia di merito del ricorso)" in modo da attivare la scelta tra le 3 sottovoci (atp, fornero, generico) selezionando la voce "atp" come da immagine 3. 





Dopodichè si procede alla creazione e all'invio della busta telematica, allegando l'atto principale (PDF nativo) e la documentazione scannerizzata. 


2) PAGAMENTO TELEMATICO DEL CONTRIBUTO UNIFICATO E DELL’ANTICIPAZIONE FORFETTARIA 



- Come si può pagare il contributo unificato su Internet? 



Attraverso l’apposito servizio a disposizione sul portale “pst.giustizia.it”, nella sezione Servizi, previa autenticazione tramite smartcard o chiavetta; 



- Quali sono le informazioni da indicare per pagare il contributo unificato su Internet? 


l’ufficio giudiziario destinatario del pagamento; 
la causale del pagamento: contributo unificato, diritti di cancelleria, diritto di copia; il contributo unificato e i diritti di cancelleria necessari per l’iscrizione a ruolo possono essere versati con un’unica operazione; 
l’importo da versare; 
nel caso di pagamento tramite bonifico bancario, le coordinate bancarie del conto corrente di addebito della cifra versata (il codice Iban); 
l’indicazione di chi materialmente esegue il versamento; 
indicazione del soggetto debitore nei confronti della pubblica amministrazione. 

- La ricevuta telematica 

Effettuato il pagamento, il sistema rilascia una ricevuta telematica di avvenuto versamento con la firma digitale dell’erogatore del servizio di pagamento (le Poste, la banca, PayPal, ecc.). 

Sulla ricevuta verrà riportato: 
l’identificativo univoco di pagamento, che permette di individuare un versamento al Ministero della Giustizia in maniera univoca e certa; 
l’esito del pagamento; nel caso in cui con un’unica operazione sia stato eseguito il versamento per contributo unificato e diritti di cancelleria, sarà dettagliato anche l’esito di ogni singolo pagamento; 
la causale di ogni singolo versamento; 
l’istituto che attesta l’avvenuto pagamento. 

La ricevuta telematica può essere utilizzata sia online sia in modalità tradizionale, consegnando all’ufficio giudiziario la stampa della ricevuta come attestazione dell’avvenuto pagamento. 

Se sono stati eseguiti dei versamenti multipli, cioè sono stati pagati più diritti, contributi o spese, sarà necessario inoltrare all’ufficio giudiziario ogni singola ricevuta (Esempio: se è stato fatto un versamento per un contributo unificato di 600 euro con tre versamenti diversi da 100, 200 e 300 euro, sarà necessario inoltrare all’ufficio giudiziario le tre ricevute). 

- Come sapere se il pagamento è andato a buon fine? 

L’esito del versamento del contributo unificato su Internet è riportato sulla ricevuta telematica ed è indicato da questi codici: 

il codice 0 indica che tutti i pagamenti si sono conclusi con esito positivo; 
il codice 1 indica che tutti i pagamenti si sono conclusi con esito negativo; 
il codice 2 indica che alcuni pagamenti sono andati a buon fine ed altri hanno avuto esito negativo. 

Ogni versamento corretto riporta sulla ricevuta: 
l’importo versato; 
la descrizione dell’esito del pagamento (indicata come sopra); 
la data del pagamento; 
la causale del pagamento. 

- Cosa fare se si versa più del dovuto? 

La legge consente di presentare richiesta di rimborso nel caso sia stato effettuato per errore un pagamento del contributo unificato su Internet per una cifra superiore al dovuto. 

L’istanza va presentata in cancelleria per l’avvio della procedura e l’emissione e l’invio del decreto di liquidazione alla sede dell’Agenzia delle Entrate competente per territorio. 

Carmine Buonomo



1 commento:

  1. Buongiorno, da quanto sembra dall'interpretazione dell'ultimo D.L. emanato dal Governo in materia di Giustizia, dovrebbero essere sospesi i termini sino al 22 marzo 2020 per formulare le contestazioni alla CTU art. 445bis c.p.c.; come ugualmente sospesi - nell'ipotesi in cui le contestazioni siano già state versate in atti- dovrebbero essere i termini di 30 gg sino al 22 marzo 2020 per l'introduzione del ricorso di merito. Non essendo la norma chiara, la mia è una interpretazione.

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