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venerdì 31 gennaio 2014

La tecnopatia va dimostrata con prove certe. Sono ininfluenti le ricerche mediche (Cassazione, sentenza n. 28619/2013)


LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE LAVORO

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIDIRI Guido - Presidente - Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere - Dott. MANNA Antonio - Consigliere - Dott. MAROTTA Caterina - rel. Consigliere - Dott. TRICOMI Irene - Consigliere - 


ha pronunciato la seguente: sentenza sul ricorso 13883/2010 proposto da: G.R. C.F. (OMISSIS), elettivamente domiciliata in ROMA, PIAZZA COLA DI RIENZO 69, presso lo studio dell'avvocato BOER PAOLO, che la rappresenta e difende, giusta delega in atti; - ricorrente - contro I.N.A.I.L - ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO C.F. (OMISSIS), in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA IV NOVEMBRE 144, presso lo studio degli avvocati ROMEO LUCIANA, LA PECCERELLA LUIGI, giusta delega in atti; - controricorrente - avverso la sentenza n. 670/2009 della CORTE D'APPELLO di L'AQUILA, depositata il 04/12/2009 R.G.N. 140/2009; udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 22/10/2013 dal Consigliere Dott. CATERINA MAROTTA; udito l'Avvocato DE ANGELIS CARLO per delega BOER PAOLO; udito l'Avvocato ROMEO LUCIANA; udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FUCCI Costantino, che ha concluso per il rigetto del ricorso.


Fatto