sabato 21 aprile 2012

Incontinenza sfinterica - Sentenza in difformita' alle conclusioni della CTU (Tribunale S. Maria C.V.)


In allegato troverete copia di un precedente giudiziario del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in cui il Giudice del Lavoro, dr. Anna Rita Motti, sulla base delle contestazioni dei procuratori di parte ricorrente, ha giustamente ritenuto di dover decidere in difformità alle conclusioni cui perveniva il CTU.

Per completezza di informazioni specifico che si controverteva sulla questione dell'accompagnamento in presenza di incontinenza sfinterica.

Ringrazio gli amici avv.ti Sebastiano Schiavone e Biagio Sagliocco per il prezioso materiale fornitomi.

Al seguente link troverete i relativi files liberamente scaricabili:

3 commenti:

  1. Questa decisione in difformità rappresenta un importantissimo passo avanti per far comprendere a tutti come la "rigidità" non trasforma automaticamente un CTU in un "buon CTU", ma che in alcuni casi sia una spia d'allarme per nascondere una grave incompetenza di fondo... Grazie alla d.ssa Motti per aver finalmente scoperchiato il vaso di Pandora... A breve ne vedremo delle belle!!!

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  2. Caro Carmine, devo dire che questa sentenza é importante perché dimostra che un magistrato può discostarsi dalle conclusioni rassegnate dal CTU quando ritiene, coscientemente, che esse siano fortemente contrastanti col diritto di un cittadino a vedersi riconosciuta una prestazione che, nel caso in questione, mi pare davvero sacrosanta!!!Tempo fa in udienza un avvocato un pò più attempato di noi mi disse: "mio giovane collega, i magistrati non hanno più il coraggio, come alcuni di loro facevano anni fa qui a S. Maria, di fare sentenze sulla base di quello che é il loro convincimento, ma si limitano a confermare pedissequamente le conclusioni rassegnate dai CTU nelle loro perizie". Ebbene devo dire che la dott.ssa Motti in questo caso ha dimostrato grande capacità di andare oltre quello che era il mero contenuto della CTU redatta dal medico, valutando, a parer mio, in maniera giustissima l'incidenza di una patologia così grave sulla vita dell'assistito.
    Un abbraccio

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    Risposte
    1. La d.ssa Motti ancora una volta ha dimostrato di essere una grande donna, prima ancora di essere una grande Magistrato.
      Come sempre riesce a calarsi nelle problematiche degli assistiti e, quindi, se ravvisa incongruenze nella CTU, ha i c.d. "attributi" per discostarsene.
      Per quanto riguarda il CTU, invece, preferisco stendere un velo pietoso...

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