martedì 31 luglio 2012

Invalidità civile: arrivano le nuove regole


Già da oggi le Commissioni mediche dell'Inps dovranno riferirsi alle nuove tabelle sull'invalidità civile definite dall'apposita Commissione e consegnate nel novembre scorso al ministero della Salute, ma non ancora adottate: tra le patologie ci saranno anche l'endometriosi e altre malattie non presenti nelle tabelle attuali, vecchie ormai di vent'anni.

Non solo: per quanto riguarda in particolare i minorenni colpiti da patologie tumorali, le Commissioni dell'Istituto di previdenza dovranno sempre riconoscere loro l'handicap grave e l'indennità di frequenza (prevista dalla legge 289/90); inoltre, in questi casi le Commissioni mediche potranno disporre anche l'indennità di accompagnamento per i periodi per i quali ne sarà ravvisata la necessità.

Importanti novità queste, annunciate ieri da Massimo Piccioni, responsabile del Coordinamento medico generale dell'Inps, a Roma in occasione della presentazione della mozione depositata al Senato per «superare la “burocrazia oncologica”». 
La mozione, che porta la prima firma di Dorina Bianchi (Pdl) ed è stata sottoscritta da 79 parlamentari di tutti gli schieramenti politici presenti a Palazzo Madama, impegna il Governo affinché attribuisca all'Inps la possibilità di accertare le invalidità qualora le Commissioni delle Asl non siano in grado di farlo entro i 15 giorni dalla presentazione della domanda, previsti dalla legge per le persone con patologie oncologiche. L'iniziativa è stata illustrata a Roma alla presenza, tra gli altri dei rappresentanti di alcune associazioni di pazienti e di Francesco De Lorenzo, presidente della Favo, la federazione delle associazioni di volontariato a servizio dei malati di cancro e delle loro famiglie, che da tempo si sta battendo per ottenere l'immediato riconoscimento di handicap grave per i minoro con malattie tumorali.
L'iniziativa parlamentare, ha spiegato Dorina Bianchi, «chiede la piena e concreta attuazione di quanto previsto dall'articolo 6 della Legge 9 marzo 2006, n. 80 sulla semplificazione degli adempimenti amministrativi per le persone con disabilità. Un articolo ancora oggi largamente disatteso e che stabilisce che l'accertamento dell'invalidità civile ovvero dell'handicap, riguardante soggetti con patologie oncologiche debba essere effettuato dalle preposte Commissioni mediche Asl entro 15 giorni dalla domanda dell'interessato, avendo, peraltro, efficacia immediata per il godimento dei benefici da esso derivanti».
Le strutture dell'Inps, ha sottolineato Piccioni, sono pronte ad assumere anche questo impegno, ma è indispensabile, ha precisato, che ci sia una Autorità che autorizzi l'Istituto a farlo. Peraltro, ha aggiunto, «nonostante la legge lo preveda, nessuna regione ha chiesto all'Inps di effettuare un unico e definitivo accertamento di invalidità». L'Istituto, ha assicurato  Piccioni, «è impegnato a uniformare il riconoscimento dei diritti» delle persone e proprio per questo adotterà linee guida che impegnino i medici delle Commissioni mediche Inps ad adeguarsi.
I numeri - Il complesso dei costi sociali ascrivibili al tumore in Italia ogni anno, considerando i pazienti con diagnosi di tumore a cinque anni, è - secondo l'Osservatorio sulla condizione assistenziale dei malati oncologici della Favo - di 36,4 miliardi di euro, pari al 2,3 per cento del Pil italiano.
In Italia - secondo i dati dell'Aiom, l'Associazione degli oncologi italiani - vi sono circa 2.250.000 (oltre il 4% della popolazione residente) che vivono avendo avuto una precedente diagnosi di tumore. Di questi, circa un milione sono maschi (44%) e circa 1.250.000 sono di sesso femminile (56%). Il 9% degli italiani che convive con la precedente diagnosi di tumore (quasi 200 mila) ha un'età compresa tra zero e 44 anni, il 19% (oltre 400 mila) un'età compresa tra 45 e 59 anni, il 39% (quasi 900 mila) un'età compresa tra 60 e 74 anni e, infine, il 34% (oltre 750 mila) un'età superiore a 75 anni. 
Nell’ultimo decennio le neoplasie hanno costituito la causa di gran lunga prevalente (33% del totale)  dei riconoscimenti di prestazioni previdenziali (assegno di invalidità e pensione d’inabilità) per i lavoratori assicurati, superando, a partire dal 2005 e con evidenza sempre maggiore, le patologie cardio-vascolari. 
In ambito assistenziale, nel 2011 le patologie neoplastiche hanno costituito il 31% (67.731 su 220.779) delle cause di concessione dei relativi benefici economici (assegno mensile, pensione di inabilità, indennità di accompagnamento), con un indice di accoglimento della prestazione rispetto ai verbali definiti del 71%. Anche in materia di riconoscimento della condizione di handicap con connotazione di gravità, infine, in base ai dati relativi al 2011, le patologie oncologiche costituiscono, con il 31% , la prima causa di concessione.
In Italia, secondo dati Inps sull’invalidità civile relativi al 2011, sono necessari tra i 45 e i 63 giorni per la visita di accertamento dell’invalidità civile delle patologie neoplastiche con punte che toccano oltre i 110 giorni in Campania e Calabria, malgrado nel caso delle patologie neoplastiche il tempo dovrebbe essere limitato a soli 15 giorni come previsto dalla Legge 80/2006. Il range distingue i casi con verbale Asl cartaceo, significativamente più lunghi da quelli telematici.
Nel dettaglio delle performance regionali per l'invito a visita presso la Commissione medica integrata, Marche (18 giorni), Lombardia (23 giorni), Abruzzo (29 giorni) e Puglia (31 giorni) presentano il miglior tempo medio di definizione sanitaria per i casi con verbale Asl telematico. In coda Campania (61 giorni), Calabria (60 giorni) e Molise (58 giorni).
Un quadro territoriale che non cambia, anzi consolida un ulteriore distanza tra realtà sanitarie, anche se si passa all'analisi della versione cartacea: si passa da un tempo medio di definizione di 47 e 49 giorni rispettivamente dell'Emilia Romagna e Lombardia a ben 112 giorni della Campania e 111 giorni della Calabria.
Fonte: healtdesk.it

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