venerdì 28 novembre 2014

Domanda di indennita' di accompagnamento abbinata a certificato medico privo della spunta dei campi relativi alla non non autonomia

Sull'annoso problema del certificato medico privo della spunta dei campi relativi alla non autonomia, di cui se ne è parlato già QUI, segnalo quest'ulteriore provvedimento del Tribunale di Roma, gentilmente messo a disposizione dall'avv. Barbara Izzo ed a sua volta pubblicamente condiviso dall'amica avv. Maria Paola Monti sulla sua pagina Facebook "Previdenzialisti Romani".

giovedì 27 novembre 2014

Il diritto all'indennita' di accompagnamento spetta nel caso in cui il soggetto, pur essendo in condizione di compiere da solo gli elementari atti quotidiani della vita nell'abitazione, non sia in grado di uscire dalle mura domestiche per provvedere alle proprie necessita' (Cass. 8060/2004).



Precisazioni sui concetti di incapacità di deambulazione e necessità di assistenza continua

Il fatto che l'indennità di accompagnamento venga riconosciuta solo a chi non è in grado di camminare è un'interpretazione che deve ormai essere superata ed è stato appurato da diverse norme che hanno approfondito il concetto. In particolare la Sentenza della Cassazione n. 8060/04 ha ribadito che: 


"Questa Corte ha più volte precisato che le condizioni previste dall'art. I della L. 11 febbraio 1980, n. 18 ai fini dell'attribuzione dell'indennità di accompagnamento in favore dei mutilati e invalidi civili totalmente inabili consistono alternativamente o nell'impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore oppure nell'incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza continua. (v. in ultimo pronunce di questa Corte n. 4887 dei 5 aprile 2002; n. 6882 del 13 maggio 2002; n. 1003 del 23 gennaio 2003); sia per l'una che per l'altra condizione di impossibilità o di incapacità deve trattarsi di una situazione permanente e non già episodica del totalmente inabile". 

Tenendo conto di quanto detto, la Cassazione ha stabilito che l' indennità di accompagnamento può essere riconosciuta anche se c'è la possibilità di svolgere autonomamente gli atti quotidiani della vita, tipici dell'età, ma la persona non è in grado di uscire e camminare da sola fuori dalla propria abitazione.

martedì 25 novembre 2014

Se il CTU nominato dal giudice omette documenti e indagini fondamentali

Articolo dell'avv. Valentina Azzini

Se il consulente sbaglia o è poco chiaro: le soluzioni spaziano dalla convocazione per chiarimenti, all’integrazione della consulenza, alla sostituzione del professionista.

Che succede se, nel corso di una causa, il consulente nominato dal giudice sbaglia o omette accertamenti o indagini fondamentali? I rimedi che le parti hanno spaziano dalla richiesta di convocazione del C.t.u. per chiarimenti, al rinnovo della consulenza, per finire alla sostituzione del perito. Vediamoli più nel dettaglio.

È pacifico, nella giurisprudenza della Cassazione [1], che la consulenza tecnica d’ufficio (cosiddetta C.T.U.) costituisce un mezzo di ausilio per il giudice, volto alla più approfondita conoscenza dei fatti già provati dalle parti, la cui interpretazione richiede nozioni tecnico-scientifiche. In realtà, non si tratta di un mezzo di prova, ma di un supporto al magistrato in ambiti tecnici sottratti alla conoscenza di quest’ultimo.

Tuttavia, se il consulente abbia omesso, nella propria indagine, l’esame di documentazione rilevante o non abbia tenuto in considerazione elementi di fatto decisivi ai fini della risposta ai quesiti postigli, la sua relazione può essere sempre oggetto di critica da parte dei difensori delle parti. Questi potranno così fare istanza al giudice affinché ordini il rinnovo della consulenza o convochi il consulente per maggiori chiarimenti.
Il codice di procedura civile [2] stabilisce infatti che “il giudice ha sempre la facoltà di disporre la rinnovazione delle indagini e, per gravi motivi, la sostituzione del consulente tecnico”.
L’ultima parola, ovviamente, è sempre rimessa al giudice che ha la possibilità di decidere se rinnovare o meno l’esame del perito [3]. Ma tale provvedimento è generalmente esortato dalle parti che sostengono la negligenza nello svolgimento delle operazioni e/o l’insufficienza degli accertamenti eseguiti o delle risposte fornite ai quesiti posti dal giudice.

lunedì 24 novembre 2014

Simulazioni pratiche su PCT e PST, gratuito patrocinio e fatturazione elettronica: prossimi incontri a Napoli

A tutti i colleghi interessati segnalo i prossimi due incontri (simulazioni pratiche con l'utilizzo di Personal Computer, videoproiettore e puntatore laser) sul PST/PCT, nonchè sul gratuito patrocinio e sulla fatturazione elettronica. 
I corsi si terranno presso la sede UIF (Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli, Centro Direzionale) e daranno diritto all'accredito di n° 2 crediti formativi cadauno.
Relatori, oltre al sottoscritto, gli amici avv.ti Marino Iannone e Gaetano Irollo. 

- giovedi 04/12/2014 dalle ore 11,00 alle 13,00
- giovedì 11/12/2014 dalle ore 11,00 alle 13,00





venerdì 7 novembre 2014

Trasformazione invalidita' / inabilita' civile in assegno sociale e redditi di riferimento


Al compimento dei 65 anni e 3 mesi gli invalidi civili perdono l'assegno o la pensione in godimento per acquisire automaticamente l'assegno sociale.
L'INPS, con la Circolare n° 86/2000 modificò l'orientamento tenuto sino a quel momento, riconoscendo che "in sede di accertamento o di verifica delle condizioni reddituali degli invalidi civili ultrasessantacinquenni, si dovrà far riferimento al reddito percepito dall'interessato (SENZA QUINDI NESSUN RFERIMENTO AL REDDITO CONIUGALE) nell'anno precedente, in rapporto al limite stabilito per l'anno di riferimento della prestazione". 
Successivamente dal 01/06/2010 il riferimento per i soli redditi da pensione è all'anno in corso.
La cosa assurda è che, ancora oggi, l'INPS, in totale dispregio della normativa di riferimento e della propria circolare interna, nelle domande di trasformazione da INVCIV in AS, continua a prendere come riferimento i redditi coniugali (marito e moglie) e non quelli strettamente personali.
Dopo il salto, quindi, ho provveduto ad allegare tre interessantissimi precedenti giudiziari sull'argomento - gentilmente messi a disposizione dall'amico avv. Roberto Avallone - che sanciscono inequivocabilmente il criterio reddituale "personale" nelle trasformazioni da invalidità / inabilità civile in assegno sociale.

Carmine Buonomo

lunedì 3 novembre 2014

Simulazioni pratiche su notifiche a mezzo PEC, PCT e PST, gratuito patrocinio e fatturazione elettronica: prossimi incontri

A tutti i colleghi interessati, segnalo i prossimi tre incontri (simulazioni pratiche con l'utilizzo di PC, videoproiettore e puntatore laser) sulle notifiche a mezzo PEC, PST e PCT, gratuito patrocinio e fatturazione elettronica. 
I corsi si terranno presso la sede UIF di Aversa, Via Parente 2 (Palazzo Parente) e daranno diritto all'accredito di n° 3 crediti formativi cadauno.
Relatori, oltre al sottoscritto, gli amici avv.ti Gaetano Irollo e Giuseppe Landolfo. 

- mercoledì 12/11/2014 dalle ore 11,30 alle 13,30.
- mercoledì 19/11/2014 dalle ore 11,30 alle 13,30.
- mercoledì 26/11/2014 dalle ore 11,30 alle 13,30. 

Dopo il salto, le altre due locandine