martedì 13 novembre 2012

ASPI: dal 2013 sostituisce le indennità di disoccupazione e di mobilità



ASPI (Assicurazione Sociale Per l'Impiego): dal 1º gennaio 2013 è istituita l’ASPI, che va a sostituire l’indennità di disoccupazione e l’indennità di mobilità (con esclusione dell’indennità di disoccupazione agricola).
La nuova misura a sostegno del reddito non andrà, però, a sostituire i trattamenti di cassa integrazione guadagni, ordinaria e straordinaria.

A CHI SI APPLICA: La nuova indennità si applica a tutti i lavoratori subordinati del settore privato, compresi gli apprendisti ed i soci lavoratori di cooperativa che abbiano stabilito un rapporto di lavoro in forma subordinata; ne sono esclusi gli operai agricoli sia a tempo determinato che indeterminato, ne sono beneficiari anche i dipendenti pubblici a tempo determinato.

REQUISITI: Ai fini dell’erogazione dell’indennità è necessario:
– lo stato di disoccupazione;
– almeno due anni di assicurazione e almeno un anno di contribuzione nel biennio precedente l’inizio del periodo di disoccupazione.
L’indennità non spetta in caso di dimissioni e di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, salvo che la stessa sia intervenuta nell’ambito della procedura preventiva ed obbligatoria di tentativo di conciliazione.

martedì 6 novembre 2012

Il non vedente conserva la pensione di invalidità civile a prescindere dal suo reddito lavorativo (Cass, Sez. Lav., n. 15646/2012 - Cass. Sez. Un., n. 3814/2005).



Per regola previdenziale ormai consolidata, il diritto del non vedente al mantenimento della pensione di invalidità civile erogata ex l. 66/1962 viene subordinato alla persistenza del requisito reddituale previsto, in via generale, per tutti i trattamenti assistenziali di invalidità civile e, conseguentemente, revocato nel caso in cui tale requisito venga meno a causa dell'attività lavorativa intrapresa dall'invalido.

E ciò, nonostante precise norme di legge, ossia gli artt. 68 l. 153/1969 e 8 del d.l. n. 463 del 1983, tuttora in vigore, prevedano espressamente che "le disposizioni di cui al secondo comma dell'articolo 10 del regio decreto-legge 14 aprile 1939 n.636 (secondo cui la pensione di invalidità viene soppressa quando la capacità di guadagno del pensionato cessi di essere inferiore ai limiti previsti dalla legge), non si applicano nei confronti dei ciechi che esercitano un'attività lavorativa", e sebbene la S.C., con pronuncia a Sezioni Unite n. 3814/2005, abbia espressamente confermato la piena vigenza tale eccezionale previsione, chiarendone, poi, limiti e portata normativa con la recente pronuncia n. 15646 del 18 settembre 2012.

Obiettivi di spending review autoritativamente attuati in ambito assistenziale ed in danno di una delle più deboli fasce sociali del Paese, quale quella dei non vedenti? Sicuramente. 

Bisogna, però, riconoscere che l'INPS ha sinora agito con il conforto della prevalente giurisprudenza di merito, la quale ha ritenuto che la regola dell'irrilevanza del reddito ai fini del riconoscimento della pensione di invalidità ai non vedenti riguarderebbe unicamente le pensioni erogate in regime obbligatorio (o contributivo) ex l. n. 222/1984 e, quindi, non consentirebbe di ravvisare, nel combinato disposto di cui ai sopra menzionati artt. 68 l. 153/1969 e 8 l. 463/1983, l'espressione di un generale principio di irrilevanza totale del requisito reddituale dei soggetti affetti da tale particolare tipo di invalidità, estensibile anche ai fini del conseguimento della pensione di invalidità civile (Cfr. Corte di Appello di Firenze Sez. lav., 27 maggio 2011, n. 622; Corte di Appello di Roma,26/01/2009, n.1574/2008; Corte di Appello di Napoli, Sez. Lav., n. 8478/10 del 17/12/2010; Trib. Napoli, Sez. Lav. n. 3175/08 del 12/11/2008; Tribunale Avellino, Sez. Lav., n. 789/10 del 31/03/2010; Corte di Appello di Salerno, Sez. Lav. n. 712/07 del 07/03/2007).

lunedì 5 novembre 2012

Nuovi limiti reddituali per esenzione spese lite e Contributo Unificato


Come certamente saprete, con Decreto del Ministero della Giustizia del 02/07/2012, il limite reddituale per essere ammessi al gratuito patrocinio a carico dello Stato è stato elevato da € 10.628,16 ad € 10.776,33.

Di conseguenza devono essere ricalcolati anche i relativi limiti reddituali stabiliti ex Lege per godere dell'esenzione sia delle spese di lite (in caso di soccombenza) che del pagamento del Contributo Unificato:

SOCCOMBENZA: € 10.776,33 X 2 = € 21.532,66

CONTRIBUTO UNIFICATO: € 10.766,33 X 3 = € 32.298,99  

domenica 4 novembre 2012

Il nuovo processo previdenziale ed assistenziale - A.M. Luna, M. Forziati - Giurisprudenza di Merito n. 7-8 2012


Sulla rivista "Giurisprudenza di Merito", n. 7/8 2012, è stato pubblicato un articolo - a cura dei magistrati del Tribunale di Roma, dott. Antonio Maria Luna e dott. Michele Forziati - di approfondimento delle questioni applicative ed interpretative sorte con l'introduzione della nuova normativa sul processo previdenziale e assistenziale.
Lo scritto è stato elaborato anche tenendo conto di quanto emerso nelle riunioni tenutesi fra i magistrati della sezione lavoro del Tribunale di Roma.
Quelle che seguono sono delle brevi note redatte dall'amico avv. Marco Aquilani di Viterbo, rinvenibili al seguente link, con cui il collega sintetizza egregiamente quanto emerge dalla lettura di questo importante contributo.

lunedì 29 ottobre 2012

Raggiunta la soglia dei 500 utenti registrati!!!


Grazie a tutti coloro che, visitando e registrandosi al Forum, stanno contribuendo alla crescita vertiginosa della  community.
A fine agosto avevamo raggiunto l'inimmaginabile soglia dei 400 utenti registrati ed in meno di due mesi siamo arrivati a 500 (con una media di circa 1000 visitatori al giorno, 50 registrazioni mensili ed il Forum che, ad ottobre, è balzato sino a raggiungere il 75° posto nella classifica delle community italiane).
Che altro dire, se non grazie, grazie, grazie!!!!

Carmine Buonomo

giovedì 25 ottobre 2012

Invalidità civile e assegno sociale: i nuovi requisiti anagrafici dopo la riforma Fornero ( Inps, Messaggio 12.10.2012 n. 16587)

Si fa seguito a quanto anticipato con circolare n.35 del 14 marzo 2012 sulle innovazioni in materia di decorrenza delle prestazioni pensionistiche, previste dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 di conversione, con modificazioni, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, per illustrare gli effetti delle citate disposizioni sulla decorrenza delle prestazioni assistenziali. A decorrere dall’1.1.2013, il requisito anagrafico minimo previsto per il conseguimento dell’assegno sociale nonché dell’assegno sociale sostitutivo della pensione d’inabilità civile, dell’assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali e della pensione non reversibile ai sordi, viene adeguato all’incremento della speranza di vita, in attuazione dell’art. 12 del D.L. 78/2010 convertito nella legge n. 122 del 30 luglio 2010, pertanto, tali prestazioni potranno essere concesse al compimento di 65 anni e 3 mesi. Si precisa inoltre che per effetto dell’innalzamento del requisito anagrafico per l’assegno sociale, con decorrenza dall’1.1.2013, la pensione d’inabilità civile, l’assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali e la pensione non reversibile ai sordi sono concesse, a seguito del riconoscimento sanitario e sussistendo le altre condizioni socio economiche previste, a soggetti di età non inferiore al diciottesimo anno e fino al compimento del sessantacinquesimo anno e tre mesi.

Il diritto ai permessi mensili per il genitore di un portatore di handicap grave spetta anche qualora l'altro genitore non lavori (Cassazione, sez. lav. n. 16460/2012)


Un dipendente al quale erano stati negati, nel periodo febbraio 1996 - febbraio 2002, i tre giorni di permesso mensili ex lege 104/92, per l'assistenza della figlia minore convivente con handicap grave, ricorreva contro la società per la quale lavorava, chiedendo il risarcimento del danno esistenziale, biologico e morale, conseguente all’illegittima negazione del beneficio richiesto.

mercoledì 17 ottobre 2012

Disabili, Italia ultima in Europa per risorse spese secondo una ricerca del Censis: "Tutto sulle spalle delle famiglie"


Ultimi in Europa e con il peso tutto scaricato sulle famiglie. E' questo il quadro che emerge da una ricerca promossa dalla Fondazione Cesare Serono e realizzata dal Censis.
Secondo lo studio, l''Italia è tra gli ultimi paesi in Europa per risorse destinate alla protezione sociale delle persone con disabilità: si spendono 438 euro pro-capite annui contro i 531 della media europea, ben lontani dai 754 del Regno Unito.

giovedì 11 ottobre 2012

Facsimile reclamo avverso ordinanza inammissibilità ATPO (art. 445 bis cpc)


Su gentile concessione del presidente dell'avv. D'Andrea, provvedo a postare facsimile atto di reclamo avverso le ordinanze di inammissibilità (per motivi sanitari) ex art. 445 bis cpc.
Vi ricordo che, come da recenti modifiche normative, il termine per presentare il reclamo è di 20 giorni dalla pubblicazione dell'ordinanza.

venerdì 5 ottobre 2012

ATP: nuovo orientamento di una parte del Tribunale di Roma


Le controversie in materia di maggiorazione dell'anzianità contributiva per invalidità (art. 80, comma 3, della L. n. 388/2000), esenzione dal ticket e iscrizione nelle liste dei d
isabili, non essendo preordinate al riconoscimento di una prestazione, vanno introdotte con ricorso ordinario, senza necessità di esperire l'ATP.

L'estensore dell'ordinanza allegata ha chiarito che il ricorso dichiarato inammissibile può essere riproposto in forma ordinaria senza timori per l'intervenuta decadenza semestrale, decadenza che non riguarderebbe le indicate controversie, ma solo quelle concernenti il riconoscimento dello stato di handicap (specificamente previsto dall'art. 445 bis c.p.c.) e del diritto a prestazioni economiche.

giovedì 4 ottobre 2012

Manifestazione a Roma 23/10/2012


Ricevo dal Presidente avv. D'Andrea e provvedo a postare.
Carmine Buonomo
-------------------------------

Cari Colleghi,
Vi invio il modello del Consiglio dell'Ordine per la partecipazione alla manifestazione dell'avvocatura in Roma il 23 ottobre 2013.
Vi invito a restituire il predetto modello in allegato, compilato e firmato, entro 5 giorni, a mezzo posta elettronica presso  il mio indirizzo (sergiod.andrea@libero.it).
Vi invito inoltre a diffondere la presente comunicazione a tutti gli associati.
NON MANCATE!!!!
Avv. Sergio D'Andrea

mercoledì 3 ottobre 2012

Incompatibilità dell'assegno mensile di assitenza



Hanno diritto all'assegno mensile di assistenza gli invalidi civili a cui sia stata riconosciuta un'infermità fisica o mentale tale da provocare una riduzione della capacità di lavoro, con percentuale pari o superiore al 74% fino al 99%.
L'assegno mensile di invalidità civile è incompatibile con:
  • pensioni di invalidità lavorativa erogate a qualsiasi titolo dall'INPS e da altri enti, per i lavoratori autonomi e dipendenti (art. 9, Legge 26 febbraio 1982, n. 54 ; art.1, comma 12, Legge 12 giugno 1984, n. 222 )
  • pensioni dirette di invalidità per causa di guerra, di lavoro (INAIL) o di servizio,  quindi anche con la rendita INAIL (Circolare INAIL, n. 54/93 ;  art. 3 Legge 407/90;  art. 12, Legge n. 412/91; Decreto 553/92)
  • indennità di accompagnamento INAIL, INPS e altri Enti

martedì 2 ottobre 2012

Reiezione istanza ATP: mancata previsione della possibilità di proporre reclamo avverso l'ordinanza di rigetto (Corte Costituzionale, Sentenza n° 144/2008)


Mi è giunta voce che alcuni Giudici stanno rigettando per motivi sanitari, con ordinanze di inammissibilità, i ricorsi per ATPO (art 445 bis cpc).
A tal proposito ricordo a tutti che, avverso tali provvedimenti, è ovviamente proponibile il reclamo al collegio.
All'uopo è importante prendere atto di questa "illuminante" Sentenza della Corte Costituzionale, in quanto sembrerebbe che alcuni Magistrati abbiano già manifestato la loro opinione sulla presunta "irreclamabilità" delle suddette ordinanze. 
Ringrazio l'amico e collega, nonchè vice Presidente dell'Associazione Forense del Diritto del Lavoro e Previdenza Sociale, avv. Alessandro Faggiano per la preziosissima segnalazione.
Carmine Buonomo 

venerdì 28 settembre 2012

Focus Previdenziale



Un sistema pensionistico che prevede assegni mensili da oltre 90.000€ come il caso dell'ex dirigente settore telefonia, Mauro Sentinelli, mentre milioni di pensionati ricevono un assegno di poche centinaia di euro, INSUFFICIENTE per sopravvivere, è un sistema MALATO, DA RIFORMARE. La riforma pensionistica è URGENTISSIMA ma non per allungare ulteriormente l'età pensionabile, bensì per RAZIONALIZZARE il settore, introducendo TETTI MASSIMI al mese, in modo da aumentare immediatamente le pensioni minime con i soldi ricavati.

lunedì 24 settembre 2012

Riconoscimento Handicap ex Legge 104/92



Questa sintesi è rivolta al cittadino comune; perciò, vuole avere un taglio semplice, perchè sia comprensibile ai non addetti del mestiere.
Le informazioni contenute potranno essere soggette a modifiche relativamente alla emissione di nuove norme nonchè sulla base di leggi regionali.
L’accertamento dell’invalidità civile va distinta dall’accertamento di handicap, anche se l’iter della pratica e la Commissione Medica è la stessa. I benefici e le agevolazioni relativi all’handicap (L. 104/92) si applicano anche agli invalidi INAIL e di guerra.

L' infortunio INAIL



Queste considerazioni sono rivolte al cittadino comune; perciò, hanno un taglio semplice, perchè sia comprensibile ai non addetti del mestiere.
Le relative leggi e decreti hanno profondamente modificato la disciplina dei due più importanti istituti assicurativi sociali. In maniera schematica, verranno illustrati quelli che possono essere considerati elementi PRO ed elementi CONTRO, corredati di esempi pratici.
Data la rilevante volatilità della materia normativa, soggetta a continue variazioni, ogni più precisa informazione dev’essere reperita presso l’INAIL.

sabato 22 settembre 2012

Assegno di invalidita': in occasione della trasformazione in pensione di vecchiaia l'importo di quest'ultima può risultare inferiore all'assegno di origine (Cassazione, Sentenza n° 10780/2012)


1. Con sentenza del 12.5 - 9.12.2009 la Corte d'Appello di Roma ha dichiarato il diritto di C.A. ad ottenere la trasformazione della pensione di invalidità in pensione di vecchiaia; ha inoltre ritenuto che la circostanza che alla data suddetta il trattamento pensionistico di invalidità fosse superiore a quello di vecchiaia non incideva sull'interesse della parte a conseguire un diverso titolo della pensione, conservando l'importo più favorevole; avverso tale sentenza della Corte territoriale l'Inps ha proposto ricorso per cassazione nei confronti di G.M., erede dell'originario ricorrente (deceduto già nelle more del giudizio di primo grado), deducendo violazione di plurime norme di diritto e, in particolare, che nella fattispecie dedotta in giudizio non poteva farsi applicazione del disposto della L. n. 222 del 1984, art. 1, comma 10 relativo alla trasformazione dell'assegno di invalidità in pensione di vecchiaia; l'intimata G.M. ha resistito con controricorso, eccependo altresì l'inammissibilità del ricorso per non essere stati chiamati in causa "anche gli altri eredi, aventi diritto, del defunto C.A.";

martedì 18 settembre 2012

Concorso: "Sapete come mi trattano?"




La FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) lancia il concorso "Sapete come mi trattano?": Foto, spot, cortometraggi, vignette; idee e autori in concorso contro la discriminazione delle persone con disabilità.
Al seguente link, tutte le informazioni necessarie per partecipare: