martedì 25 luglio 2023

Verbali di invalidità ed handicap privi dei riferimenti per ottenere le agevolazioni auto e fiscali: cosa fare?



Gli amici che mi seguono mi segnalano che molto spesso i loro verbali non riportano i riferimenti di legge necessari per richiedere le diverse agevolazioni fiscali auto o relative al contrassegno invalidi. 

Richiamiamo brevemente i principali benefici fiscali e le corrispondenti diciture di legge che devono essere segnate nei verbali, per potervi accedere

Le tre diciture sono:

1) per l’acquisto auto con modifiche, la dicitura è: 

portatore di handicap con ridotte o impedite capacità motorie permanenti (art.8, L.449/1997); 

2) per acquisto auto senza modifche con IVA agevolata e/o per ottenere l’esenzione bollo

la dicitura è: 

invalido con gravi limitazioni della capacità di deambulazione o affetto da pluri-amputazioni (art.30, comma 7, L.388/2000); 

infine

3) per ottenere contrassegno per parcheggio auto, la dicitura è: 

invalido con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta (art. 381 del DPR n.495/1992); 

Ovviamente la frase 'l’interessato non possiede alcun requisito tra quelli dell'art. 4 DL 5/20129” esclude categoriamente l’accesso a tutti i suindicati benefici.

Accade spesso che...

le persone non trovino questi riferimenti nei loro verbali, e per questo non riescano ad ottenere le agevolazioni corrispondenti. 

Cosa si può fare in questi casi?

Faccio due premesse:

Innanzitutto - forse banale, ma non scontato - affinché la commissione possa riportare una di queste specifiche dichiarazioni, deve poter riscontrare effettivamente alla visita che la persona rispetti una di queste condizioni.

Buona prassi quindi è prima di tutto portare documenti e certificati medici dettagliati e chiari che attestino inequivocabilmente le patologie lamentati. 

La seconda questione, più complessa, riguarda il verbale. 

Il Decreto 5/2012 ha previsto che le commissioni mediche indichino nei loro verbali se la persona ha una delle condizioni per i benefici fiscali auto e/o per il contrassegno. 

In teoria quindi i verbali più recenti dovrebbero tutti riportare i requisiti, o la frase che li esclude.

Chi invece ha un verbale antecedente il 2012 è più probabile che non ritrovi le diciture di legge, ma non può piú agire su quel verbale ma solo richiedere un “aggravamento” dell’invalidità o dell’handicap. 

Quindi i verbali più recenti (ovvero dopo il 2012) dovrebbero riportare le frasi citate per i benefici oppure escluderli. 

Se tuttavia non le riportano, si potrà fare ricorso giudiziario o chiedere un riesame per autotutela.

Fate attenzione che l’autotutela non sospende il termine semestrale per proporre ricorso in tribunale. 

In conclusione, se i verbali sono arrivati da poco, ci si potrà confrontare con un legale (come sempre rivolgetevi ad uno specialista in materia previdenziale e non un tuttologo) per valutare se sia il caso o meno di avviare ricorso o di trasmettere l’autotutela;

Se invece i verbali sono molto datati, si potrà eventualmente valutare se sia il caso o meno di richiedere un aggravamento, per una rivalutazione complessiva della propria condizione.

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1 commento:

  1. Ad un mio cliente è stato revocato il pass dall'ASL benchè la situazione di salute si fosse addirittura aggravata. Ed era stato concesso malgrado la dicitura di esclusione dei requisiti da parte dell' INPS, riportata nel verbale che accertava l'invalidità lavorativa al 100%. Ho fatto ricorso innanzi al G del Lavoro, interponendo preventivamente a pena di improcedibilità, l'ATP sanitario. Mi auguro sia la procedura corretta e che le spese di CTU vadano a carico della P.A.

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