giovedì 29 giugno 2023

Cefalea cronica ed invalidità civile (L. 81/2020)



Dopo numerosissime dichiarazioni di intenti ed un travagliato iter normativo, all' emicrania ricorrente (o più correttamente alla CEFALEA CRONICA), è stata riconosciuta la connotazione di “malattia sociale” anche ai fini della concessione dell'invalidità civile.

Ció peró a condizione che la patologia sia stata accertata da almeno un anno da uno specialista del settore.

Sono passati circa tre anni da quando è stata finalmente riconosciuta la dovuta importanza all’emicrania come patologia invalidante.

La Legge 81/2020 ha infatti stabilito che la cefalea primaria cronica, accertata da almeno un anno mediante diagnosi effettuata da uno specialista presso un centro accreditato per la diagnosi e la cura delle cefalee che ne attesti l'effetto invalidante, e' riconosciuta come malattia sociale, nelle seguenti forme:

a) emicrania cronica e ad alta frequenza;

b) cefalea cronica quotidiana con o senza uso eccessivo di farmaci analgesici;

c) cefalea a grappolo cronica;

d) emicrania parossistica cronica;

e) cefalea nevralgiforme unilaterale di breve durata con arrossamento oculare e lacrimazione; 

f) emicrania continua.

Pertanto, chi soffre di tali patologie, accertate nei suddetti modi e tempi, puó presentare la domanda d'invalidità civile, dove una commissione medica provvederà a effettuare le opportune valutazioni, stabilendo una percentuale di gravità che sommata alle altre patologie del richiedente lo stesso potrà eventualmente portare al riconoscimento del beneficio economico dell'assegno d'invalidità civile.

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Carmine Buonomo





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