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mercoledì 18 giugno 2025

LA VERA BEFFA? C'E' CHI VA IN PENSIONE PRIMA DI TE PERCHE HA CHIESTO L'APE SOCIALE


 🎥 LA VERA BEFFA? C’È CHI VA IN PENSIONE PRIMA DI TE… E TU NON LO SAI!

Amici miei, oggi parliamo di una cosa che fa girare le scatole a più di qualcuno… 😤

C’è gente che se ne va in pensione prima, mentre tu magari ti spacchi la schiena e pensi di dover lavorare ancora anni.

Perché? Perché ha fatto domanda per l’APE Sociale.

Una possibilità che in tanti ignorano, ma che può cambiare le carte in tavola 🃏

In questo video ti spiego cos’è l’APE Sociale, chi può richiederla, quali sono i requisiti, e soprattutto… perché potresti avere diritto anche tu e ancora non lo sai!

Lo dico sempre: la vera fregatura è non conoscere i propri diritti. 😤

👉 Guarda il video fino alla fine, perché alla fine ti do anche un consiglio pratico che può farti risparmiare tempo e fatica.

❤️ Metti mi piace se ti è utile,

📢 condividilo con amici, parenti o colleghi che potrebbero essere nella tua stessa situazione,

💬 e scrivi nei commenti:

Hai fatto domanda per l’APE Sociale?

Te l’hanno accettata o respinta?

Hai dubbi?

La community “Pensioni e Invalidità” è qui per risponderti e aiutarti 💬👥

Non lasciare che la burocrazia ti freghi ancora una volta. Informati, e magari… vai in pensione prima di quanto pensi! 😉

#APE #pensioneanticipata #inps #disabilita #handicap #pensioni #invalidità #pensioniinvalidità #carminebuonomo #avvocatoprevidenzialista #CapCut 

venerdì 2 dicembre 2016

L'Anticipo PEnsionistico (APE) Volontario e Agevolato (o Social)




L'APE Volontario

L'APE, acronimo che sta per Anticipo PEnsionistico, è il progetto sperimentale che consentirà dal 2017, a chi ha raggiunto almeno i 63 anni di età di andare in anticipo in pensione. 

L'operazione coinvolgerà i lavoratori dipendenti (anche del pubblico impiego), autonomi e parasubordinati in possesso di 63 anni di età a partire dal 1° maggio 2017 a non più di tre anni e 7 mesi al perfezionamento della pensione di vecchiaia a condizione di avere almeno 20 anni di contributi e una pensione non inferiore a circa 700 euro al mese (1,4 volte il trattamento minimo inps). 

L'operazione sarà attuata con prestiti da parte di banche e assicurazioni erogati però attraverso l'Inps, che dovranno poi essere restituiti con rate di ammortamento costanti dagli interessati, una volta conseguita la pensione, per i successivi venti anni, con i relativi interessi. 

In sostanza il lavoratore potrà farsi anticipare dal settore bancario una quota dell'assegno pensionistico maturato al momento dell'accesso alla prestazione sino al raggiungimento dell'età di vecchiaia. 

La parte dell'assegno che potrà essere riscossa dal lavoratore sarà libera ma ci saranno dei tetti massimi commisurati all'entità dell'anticipo richiesto che saranno stabiliti da un Decreto della Presidenza del Consiglio (es. se si chiede un anticipo di un anno si potrà riscuotere il 95% dell'assegno, se si chiedono 3 anni la percentuale massima scende all'85%). 

Il prestito sarà erogato per 12 mesi l'anno sarà esente dal prelievo fiscale e potrà avere una durata minima di sei mesi ed una durata massima di 3 anni e 7 mesi. 

Contestualmente al prestito, il richiedente dovrà inoltre attivare un’assicurazione contro il rischio di premorienza con una compagnia assicuratrice. 
In caso di decesso del richiedente, il capitale residuo sarà rimborsato dall’assicurazione con la quale è stata stipulata la polizza contro il rischio premorienza , e quindi non si rifletterà sulla eventuale pensione di reversibilità o sugli eredi. 

Il lavoratore o la lavoratrice potranno scegliere l’istituto di credito e la società assicuratrice fra quelli aderenti a un’apposita convenzione stipulata con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nella quale saranno definite le condizioni standard di miglior favore. 

Il progetto sarà in forma sperimentale, durerà due anni, sino al 2018, e poi potrà essere prorogato sulla base dei risultati della sperimentazione. 


L'APE Agevolato o Social 

Accanto all'APE Volontario verrà introdotto l'Ape Agevolato, un trattamento assistenziale il cui valore sarà anch'esso rapportato alla pensione maturata dal lavoratore al momento della richiesta ma entro un ammontare non superiore a 1.500 euro lordi mensili. 

A differenza dell'APE volontario quello sociale sarà un sussidio di accompagnamento alla pensione pagato interamente dallo stato e non dalle banche: pertanto sarà esclusa qualsiasi decurtazione sulla pensione finale. 

Resta comunque ferma la facoltà dell’individuo di richiedere una cifra maggiore, ad esempio l'eccedenza tra la somma del trattamento assistenziale ed il valore finale della pensione se superiore a 1.500 euro, attraverso il normale meccanismo dell'APE volontario.

Le categorie di lavoratori che beneficeranno dell'APE Agevolato sono quattro: 
1) soggetti in stato di disoccupazione, 
2) soggetti impiegati in attività difficoltose o rischiose per la quale la permanenza al lavoro in età più elevata aumenta il rischio di infortunio o di malattia professionale, 
3) soggetti con una invalidità superiore al 74%, 
4) soggetti con carichi di lavoro di cura legato alla presenza di parenti di primo grado conviventi con disabilità grave. 

Per l'accesso all'APE Agevolato sarà contestualmente necessario avere almeno 30 anni di contributi che diventano 36 anni per le categorie di cui al punto 2. Anche l'APE agevolato sarà disponibile dal 1° maggio 2017 per coloro che hanno raggiunto almeno i 63° anni di età e durerà in forma sperimentale sino al 31 dicembre 2018. Qui sono disponibili ulteriori dettagli sull'APE Agevolato.

APE ed Imprese 

E' prevista anche la possibilità per il datore di lavoro, in caso di accordo tra le parti, al fine di agevolare la scelta del lavoratore, di sostenere i costi dell’APE volontario attraverso un versamento all’INPS di una contribuzione correlata alla retribuzione percepita prima della cessazione del rapporto di lavoro, in presenza di accordi collettivi anche attraverso appositi fondi bilaterali in essere o appositamente creati, in modo da produrre un aumento della pensione tale da compensare gli oneri relativi alla concessione dell’APE. 


La tavola ad inizio post riepiloga i dettagli dell'articolazione dell'APE secondo quanto previsto dalla legge di bilancio per il 2017.