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giovedì 6 dicembre 2018

Nei giudizi di ATPO ex art. 445 bis cpc è possibile, ex art. 149 disp att. cpc, l'ampliamento della domanda originaria (Tribunale Catania, ordinanza RG 8142/18)

Allego un'interessantissima ordinanza del Tribunale di Catania, gentilmente messa a disposizione dal collega avv. Giuseppe Marzano,  nella quale il giudice ha formalmente autorizzato parte ricorrente all'ampliamento della domanda giudizaria (con inclusione di quella tesa all’accertamento dell’indennità di accompagnamento), non richiesta nel ricorso introduttivo.

A tal proposito il magistrato argomenta che, considerato che la domanda di invalidità civile è generica, non distinguendo le specifiche prestazioni, e che vanno comunque applicati nella materia i principi desumibili dall’art. 149 dis. att. c.p.c.., non si può escludere, né precludere, che il requisito sanitario sorga nel corso del procedimento amministrativo – dopo la proposizione della domanda - o in corso di causa

A tal proposito l’art. 149 dis. att. c.p.c. ha una “duplice direzione” ed è volto, da un lato, ad attuare il principio di economia processuale e, dall’altro, a favorire la persona bisognosa, evitando che la stessa sia costretta, proprio in un momento in cui ha maggiore necessità per l’aggravamento della sua infermità, a proporre una nuova denunzia all’INPS (ex multis, Cass., civ. sez. lav. 8 luglio 2004 n. 12658). 

Inoltre, sull’ammissibilità della domanda proposta in corso di causa, per sopravvenuto interesse alla stessa, nella materia dell’invalidità civile, si è anche da tempo pronunziata favorevolmente la giurisprudenza (cfr. anche Cass. Civ. sez. lav., 23 settembre 1999, n. 10457 e la giurisprudenza ivi richiamata). 

Con la speranza che questa argomentazione venga presa come esempio in tutte le Sezioni Lavoro d'Italia visti i benefici cronologici e soprattutto economici che ne deriverebbero da una sana applicazione.

Carmine Buonomo


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