martedì 13 marzo 2018

mercoledì 7 marzo 2018

Accentramento peritale ASL Aversa - Comunicazione UIF di rifiuto alla sottoscrizione del protocollo di intesa INPS / Tribunale di Napoli Nord



In data odierna l'UIF sezione di Napoli Nord ha comunicato formalmente a mezzo pec al Presidente del COA e, per conoscenza, ai Presidenti del Tribunale e della Sezione Lavoro di Napoli Nord, la ferma opposizione dei propri iscritti e quindi il rifiuto alla sottoscrizione del protocollo di intesa per l'accentramento delle CTU presso l'ASL di Aversa.

A seguire il messaggio inviato. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.


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L’Unione Italiana Forense (U.I.F.) sezione di Napoli Nord, come deliberato anche nell’assemblea degli iscritti del 06/02/2018, comunica formalmente la propria contrarietà alla sottoscrizione del protocollo di intesa siglato lo scorso novembre tra INPS, Presidenza del Tribunale Napoli Nord ed ASL con cui quest’ultima metteva a disposizione alcuni suoi locali per consentire l’accentramento delle operazioni medico legali nelle controversie ex art. 442 e 445 bis cpc; ciò al solo, e nemmeno celato, fine di agevolare la partecipazione dell’INPS con propri consulenti;

I motivi di tale, ferma opposizione, sono svariati.

Non è superfluo infatti ricordare che sono già tanti i privilegi concessi dalla legge all’INPS a discapito del cittadino: si pensi solo alla norma che prevede l’obbligo per il CTU di comunicare all’INPS, anche se contumace in giudizio, la data di inizio delle operazioni peritali, pena la nullità della consulenza rilevabile d’ufficio; o ancora, la creazione da parte dell'INPS del “Portale del CTU” per avere una comunicazione “riservata” con i CTU; 

Ad avviso della scrivente Associazione non è necessaria un’ulteriore spesa per la collettività (l’ASL metterebbe a disposizione solo i locali mentre le spese di gestione e manutenzione sarebbero comunque a carico delle “altre parti”), solo per consentire solo al C.T. dell’INPS di partecipare “comodamente” alle operazioni peritali. 

Inoltre il sistema dell’accentramento incide, in modo negativo, sulla celerità del procedimento.

L’esperienza disastrosa dei Tribunali di Nola e Santa Maria C.V. (che già da tempo utilizzano lo strumento dell’accentramento peritale con risultati pessimi per i tempi di fissazione della visita medico-legale) dovrebbe essere presa come monito dalla Presidenza, anche per non vanificare gli sforzi dei magistrati della sezione lavoro che, privi di mezzi e di personale e con grossi sacrifici, nel tempo sono riusciti a ridurre drasticamente i tempi di definizione dei procedimenti pendenti.

È vero che saranno messi a disposizione otto gabinetti medici per ospitare circa 8.000 consulenze l’anno (pari al numero di procedimenti iscritti a ruolo in materia di ATP) che, secondo le stime (ottimistiche), non dovrebbero incidere sui tempi dell’ATP; ma è sufficiente solo ipotizzare un contrattempo (ad esempio l’impossibilità sopravvenuta del periziando o del CTU a partecipare alla visita peritale) per far saltare tutto il sistema e penalizzare la tempistica di tutti procedimenti.

Altre perplessità, inoltre, sono legate ai locali dell'ASL che sono privi di mezzi e strumentazioni necessari ai CTU (computer, stampanti, separè per la privacy, bilance pesapersone, misuratori di pressione, visualizzatori per le radiografie, etc.), che non permettono un corretto espletamento delle operazioni peritali;

A ciò si aggiunga che, per poter rispettare la tempistica auspicata dalla Presidenza, le consulenze dovrebbero durare al massimo mezz’ora cadauna: tempo insufficiente per l’espletamento di una CTU, a meno che non lo si voglia utilizzare lo stesso metodo svolto in sede amministrativa, in cui viene raccolta solo la documentazione medica senza effettivamente controllare le condizioni di salute degli invalidi.

La nostra contrarietà è stata già manifestata al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di napoli Nord, al quale la Presidenza del Tribunale ha chiesto un atto di responsabilità nel sottoscrivere il protocollo: siamo fermamente convinti che i problemi del processo previdenziale ed assistenziale siano tutt’altri e non si risolvono certamente con l’accentramento peritale. 

In sintesi, nel confermare il fermo rifiuto della UIF sezione di Napoli Nord alla sottoscrizione del suddetto protocollo, si chiede che il COA di Napoli Nord voglia rendersi parte attiva, eventualmente anche presentando un esposto alla Corte dei Conti per segnalare alla magistratura contabile questo ennesimo ed ingiustificato sperpero di denaro pubblico, per scongiurare una misura dannosa sia per l’ingiustificato esborso economico a carico della collettività, sia per l’incontrollata dilatazione dei termini processuali (con i consequenziali ed inevitabili risvolti risarcitori, sempre a carico dei contribuenti, ex Lege Pinto). 

Il Presidente avv. Gaetano Irollo
Il Segretario avv. Carmine Buonomo

giovedì 1 marzo 2018

Nuovi limiti reddito per esenzione Contributo Unificato e spese di lite nel processo previdenziale


Con Decreto del Ministero della Giustizia del 16/01/208 in G.U. n° 49 del 28/02/2018, il limite per essere ammessi al gratuito patrocinio a carico dello Stato è stato abbassato ad € 11.493,82 (precedente importo: € 11.528,41). 

Di conseguenza vanno anche rideterminati i limiti reddituali previsti ex Lege per ottenere - nelle controversie previdenziali ed assistenziali - l'esenzione dal pagamento delle spese di lite (in caso di soccombenza) e del Contributo Unificato :


SOCCOMBENZA: € 11.493,82 x 2 = € 22.987,64 
(oltre maggiorazione per ogni familiare convivente ex 

CONTR. UNIFICATO: € 11.493,82 x 3 = € 34.481,46

Importante precisazione per quanto riguarda l'indennità di accompagnamento (LINK)

Carmine Buonomo

mercoledì 28 febbraio 2018

Protocollo INPS / Tribunale Napoli Nord per l’accentramento delle operazioni peritali nei giudizi previdenziali ed assistenziali




“Vista la richiesta dell’Inps al Presidente del Tribunale di Napoli Nord di centralizzazione delle operazioni peritali”…… così inizia il protocollo di intesa sottoscritto lo scorso novembre tra INPS, Presidenza del Tribunale Napoli Nord ed ASL con la quale quest’ultima metteva a disposizione dei locali siti in Aversa per consentire l’accentramento peritale: in pratica, per agevolare la partecipazione dell’INPS con propri consulenti, l’ASL ha messo a disposizione del Tribunale i suoi locali, aperti al pubblico giudiziario dalle 14 alle 18 per l’espletamento delle operazioni medico legali nelle controversie ex art. 442 e 445 bis cpc.
A seguito di tale convenzione, sono gli stessi magistrati  che stabiliscono il giorno ed il luogo delle operazioni peritali presso il gabinetto medico dell’ASL dove i loro consulenti di fiducia debbono espletare le operazioni peritali, secondo un calendario tenuto a loro disposizione in udienza con il limite massimo di otto consulenze per ciascun giorno.
L’Unione Italiana Forense (UIF) sezione di Napoli Nord, venuta  a conoscenza della convenzione (solo perché alcuni iscritti avevano notato che i c.t.u. avevano già fissato le consulenze presso i gabinetti medici  dell’ASL) ha immediatamente inviato un documento al COA di Napoli Nord, alla Presidenza del Tribunale ed altri enti, sollevando le critiche al provvedimento, in considerazione dell’esperienza negativa presso altri Tribunali che hanno dilatato i tempi di definizione dei giudizi di ATP; chiedeva, quindi, un immediato incontro con la Presidenza del Tribunale, tenuto conto che il protocollo di intesa era stato adottato senza il parere del COA e delle Associazioni degli Avvocati e dei disabili.
Immediatamente si è attivato anche il COA di Napoli Nord, il quale, con delibera, ha chiesto l’immediata sospensione  del protocollo di intesa, sollecitando un incontro con la Presidenza per una definizione del caso.
Va dato atto alla Presidenza del Tribunale di Napoli Nord di aver immediatamente rimediato all’errore di aver sottoscritto un protocollo solo con una parte processuale (INPS) avente ad oggetto lo svolgimento delle operazioni peritali in materia previdenziale in cui parti attive sono proprio i soggetti esclusi dal protocollo (medici – ctu ed avvocati); errore ovviamente politico anche se (discutibilmente) corretto dal punto di vista giuridico.
La Presidenza ha, quindi, ha convocato  tutte le parti che avevano manifestato contrarietà al provvedimento, UIF compresa, aprendo un tavolo permanente sulla questione al fine di risolvere insieme le eventuali criticità al sistema, provvedendo  a sospendere le visite disposte presso la ASL; ha anche proposto un nuovo “protocollo” di intesa tra Presidenza, INPS, medici ed avvocati sull’accentramento peritale, al fine di concordare insieme le modalità di svolgimento delle visite medico legali presso la sede ASL di Aversa.
Chiariamo subito che la UIF, come deliberato anche nell’assemblea degli iscritti, è contraria all’accentramento peritale, in quanto non fa altro che costituire un ulteriore privilegio in capo all’Istituto con costi a carico del cittadino, a danno anche della certezza sui tempi del processo.