Indennità di frequenza scolastica
L'indennità di frequenza, provvidenza a favore degli invalidi minorenni, è stata istituita dalla Legge 11 ottobre 1990, n. 289.Condizioni:
- fino ai diciotto anni di età;
- essere cittadino italiano o UE residente in Italia, o essere cittadino extracomunicario in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
- essere stati riconosciuti "minore con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie dell'età" (L. 289/90) o "minore con perdita uditiva superiore a 60 decibel nell'orecchio migliore";
- frequenza ad un centro di riabilitazione, a centri di formazione professionale, a centri occupazionali o a scuole di ogni grado e ordine;
- non disporre di un reddito annuo personale superiore a determinati limiti;
L'indennità di frequenza viene erogata per tutta la durata della frequenza ai corsi, alla scuola o a cicli riabilitativi. La Sentenza della Corte Costituzionale 20 - 22 novembre 2002, n. 467 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1 comma 3 nella parte in cui non prevede che l'indennità mensile di frequenza sia concessa anche ai minori che frequentano l'asilo nido.
L'indennità di frequenza è incompatibile con l'indennità di accompagnamento e con l'indennità di comunicazione concessa ai sordomuti.
L'indennità mensile di frequenza è incompatibile con qualsiasi forma di ricovero.
Annualmente (31 marzo) va presentata la dichiarazione di responsabilità circa l'assenza di ricovero.
nel caso in cui si depositi con ritardo ap93 rispetto al verificarsi dei requisiti socio economici, gli arretrati vanno persi?
RispondiEliminaMI spiego meglio:un cliente possiede i requisiti socio economici, per cio che concerne l'indennità di frequenza, dal 2019. Il patronato ha presentato ap93 nel gennaio 2021 allegando copia della certificazione che dimostra che i requisisti sussistono dal quel periodo. Or bene l'INps si è limitata a liquidare dal febbraio 2021, rilevando che la decorrenza è dal mese successivo alla data di presentazione del ap93 con conseguente perdita degli arretrati. E'corretto quanto afferma l'INPS?